capitolo 1

Italians from the World’s End

Italians from the World’s End è il racconto di storie meno conosciute dai luoghi sperduti del Regno Unito, che cercano di rispondere alla domanda: per quali motivo un italiano dovrebbe spingersi fino ai confini del mondo?

Le storie più comuni di italiani nel Regno Unito sono in effetti quelle che parlano di Londra, della City, e che raramente vanno oltre Oxford, forse Edimburgo. Eppure, 460 sono i nuovi italiani che si registrano ogni mese per la Scozia e l’Irlanda del Nord, e le persone registrate nel Censimento italiano degli anni ’30 arrivavano fino alle Shetland: in mezzo al Mare del Nord, oltre Oslo. Esistono ancora birrai nelle Highlands più desolate e ristoranti negli arcipelaghi scozzesi, dove si cena ancora alle dieci di sera, quando l’ultimo pub ha chiuso due ore prima.

Sono storie sparse tra le coste battute dal vento della Cornovaglia all’estremità ovest, nei paesini del Galles e della Scozia con solo una manciata di case, lungo le mulattiere a senso unico che passano nei villaggi abbandonati nell’isola di Skye e nelle Highlands. Storie differenti, di artisti in ricerca e giovani in fuga ai confini del Regno Unito, tanto lontani, fisicamente o concettualmente, dal resto d’Europa da potersi dire alla fine del mondo.

 


 


Le storie

 


 


In birraio in fuga

Fyne Ales Brewery – Cairndow, Scozia Occidentale, PA26 8BJ | leggi storia

 


 


Un tè con Lady Baillie

Dochfour Estate – Contea di Inverness, Scozia Centrale, IV3 8GY | leggi storia

 


 


The Fringe

World’s End Close – High Street, Edimburgo, EH1 1SG | leggi storia